Perchè il blog.

è un blog pensato. ci ho messo del tempo per capire non il se, ma il come. di conseguenza il quando che è da due giorni. penso a Nico, per lasciargli qualcosa.una specie di diario di bordo, per ricordare. e a chi ha voglia di sentire un punto di vista. fotografo seriamente da qualche anno, vivo seriamente da 20 anni, vivo in qualche modo da 47 anni. vita e fotografia sono metafore una dell'altra, perchè nelle foto metti il tuo punto di vista, che inizia e finisce con ciò che lasci o agli nell'inquadratura e quindi nella fotografia. decidi arbitrariamente cosa è dentro e cosa è fuori. cosa è a fuoco e cosa non lo è. te ne assumi la responsabilità, anche quando non lo fai. una fotografia non deve essere il frutto di un caso, ma di una scelta. il caso e il culo poi ti corrono in aiuto prima o poi, ma crederci è un errore o un alibi che è meglio trascurare. una fotografia non può che essere la tua idea di ciò che stai facendo. quindi la fotografia si è creata negli anni, nelle scelte, nelle sofferenze, nelle sconfitte, nelle cicatrici che porti. pure in tutte le volte in cui ti sei concesso di essere un coglione. le volte in cui hai fatto delle cazzate. la rotta l'hai tenuta o no, sei andato fuori strada e rientrato. hai frequentato altre vite per non vivere la tua, per poi renderti conto che la tua c'è a prescindere. ecco, quando inizi a fotografare, ti assumi la responsabilità di mostrare la tua strada. quella che hai fatto e stai facendo. e devi scegliere. verrai criticato, giudicato, osservato, ti useranno di certo come specchio di ciò che non stanno facendo. sarai il perchè di immobilismo e paura. aspetteranno il tuo fallimento per giustificare la mediocrità. ma se ci pensi, fallire in cosa? è solo il tuo punto di vista. una fotografia o la vita.

©lorenzocerbone