Guardare con gli occhi di un bambino

Gli occhi di un bambino non sbagliano. Non hanno pre concetto, non conoscono il pre giudizio. Sanno selezionare, senza schema e senza retaggio. sono pure giustamente egoisti, guardano solo ciò che interessa loro. Forse sono fotografici, escludono l'inutile. L'ingenuità li fa essenziali, forse anche un pò snob. Beh io quegli occhi spesso li invidio. Mi ritrovo a guardare, osservare, e mi faccio mille domande, molti dubbi, e poche risposte. E intanto perdo il senso della vista, della giusta misura, dell'inquadraura. e che si tratti di fotografia o vita poco conta. Da qualche parte bisogna quindi partire, per lasciare il porto che conosciamo verso "altrove". La capacità si attesta in viaggio, non nel racconto o nell'intento della meta. Sei ciò che sei, ed inevitabilmente ciò che fai. non sempre i risultati che ottieni, ma nemmeno a "tutte sconfitte" te la puoi raccontare. La strada come sempre è l'unico scopo che si possa avere di sensato, il punto di partenza può essere il tuo handicap, ma la meta non deve essere la tua scusa. E allora gli occhi di Nico iniziano i rivelare, che non siano inquadrati non ha importanza. I suoi occhi misti ai miei, ma forse pure questa è una scelta da abbandonare. Perchè così l'inquadratura non ha coraggio, vede parte di quello che vedi tu e parte di quello che vedo io. Ma è una mediazione, un compromesso. Magari, ci provo. A stare dietro di te e vedere con te.

Commenti

  1. Per guardare con gli occhi dei fanciulli occorrere"perdersi ,spogliarsi di quello che si è per "rinascere"nell'innocenza perenne che è il sorprendersi,essere incantati,sentirsi docili come la natura,come un fiume verde che scorre,meravigliarsi,ridere e piangere semplicemente...

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    1. il mio maestro diceva " forse l'ingenuità ci aiuterà a ritrovare il bandolo della matassa"

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