Ma in fondo, quanto ne sappiamo?


 

 Conosco Francesca da poco, pochissimo. la fotografo il giorno stesso. un pomeriggio sera.

In verità voleva una foto con la sua amica, una mia amica speciale. Ma le chiedo una foto, mi chiede cosa deve fare.  Le dico semplicemente di guardarmi e di non sorridere.

E Francesca lo fa. Lo fa senza pietà. mi mostra tutto, ma tutto cosa? in fondo, quanto ne sappiamo degli altri?

Rifletto che non ne so nulla della sua vita, delle sue scelte, delle sue gioie e dei suoi dolori.

Ma la vita si vede nei suoi occhi. E non fa nulla per nasconderlo. quando sorride è molto bella, se non sorride  è molto bella e te lo spara in faccia.

In fondo penso che facciamo fotografia, in un modo o nell'altro. Creiamo una relazione che può durare un minuto o qualche ora, una relazione "senza aggettivo" come la definisco sempre, ma se si innesca lo senti bene. Si tratta di relazione per certo, in cui il fotografo e chi viene fotografato interagiscono, si guardano, si studiano, si capiscono, con la difficoltà che in mezzo c'è un filtro. La fotocamera. Senza la quale non potresti fermare lo sguardo, il movimento che si crea a volte anche nella staticità. 

Ma nella foto che esce, nella relazione che nasce, di una cosa se stai attento ti accorgi. Capisci se chi hai di fronte è una persona che trova delle scuse oppure no. Ho imparato a riconoscerlo dalle frasi, dagli atteggiamenti e pure dalle domande che ti fanno. dalle scelte e soprattutto dalle scelte non fatte. Per colpa di, perchè è successo che, in fondo non. Ma che puoi leggerlo nella foto l'ho capito di recente. 

Più che vederlo forse lo sento, quando scatto e dal risultato che riesco ad ottenere. 

In fondo, non è questione campale. Certo che uno può raccontarsela tutta la vita. E' un suo diritto, ci mancherebbe. ma già se lo sa o meno fa una grande differenza. la differenza di chi guarda nella vita degli altri per non guardare nella propria. Il voyerismo ipocrita. Ma chi se ne frega.

In fondo, ci interessa continuare a fare fotografia. 

Certo che se incontri Francesca ne sei felice, per il filtro che non si mette, e per la foto che ti lascia restituire.

 

Franci, 2021.

 

 

 

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Commenti

  1. Per "vedere"nella vita degli altri anche se per frammenti di secondi devi aver imparato e continuato a imparare cos'è la vita(gioie,dolori,conquiste,abbandoni ecc.ecc.)e poi cercare di leggere negli occhi o negli atteggiamenti degli uomini cosa c'è di recondito che l'occhio del fotografo mette in luce.E' come per la creazione artistica:nasce qualcosa quando l'ispirazione è allevata dalla vita,qualunque essa sia....Nessuna visione antropomorfica,diceva Efrem,il mondo,gli esseri viventi,il sole,le nuvole,tutto ci appartiene ed è dentro di noi....

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