“ da te stesso non scappi nemmeno se sei eddy merckx”
E neppure nella fotografia puoi scappare. Puoi girarti dall’altra parte, puoi pure fare finta di niente. Ma se sei consapevole, e come mi piace dire, se sei frontale, non scappi.
Pure con un 28 mm sparato in faccia, che si direbbe “non si fa che deforma”, ti ritrovi. E che la foto sia un autoritratto o un ritratto non cambia nulla, ti vedi e ti rivedi. Che sia a fuoco o meno, stessa menata. Ti vedi e ti rivedi.
Poi sembra facile. Ritrai tuo figlio. “Lo conosci”. Altra bella menata per quelli che vogliono stare sereni al calduccio mentre fuori piove.
Conosci a malapena te stesso, e vuoi conoscere un essere che sta divenendo? Prima ammetti che ne sai ben poco e prima inizi a capire che lui va avanti, e tu pressapoco riesci a stargli dietro. A guardare dove va, come si muove, provi a dare qualche consiglio, sei pronto a mettere qualche cuscino sotto al suo sedere. Ma poi lui si rialza da solo, e continua ad andare.
E allora lascia stare sta cosa di fotografare l’anima, vedere oltre agli occhi, l’introspezione del soggetto, la sua volontà di emergere. che ne sai della volontà di un altro che a volte nemmeno conosce la sua?
Concentrati sulla tua di volontà. Cosa vuoi davvero? Come ti poni? E soprattutto, cosa ti appartiene di chi fotografi? Certo che è una responsabilità, e deve essere pure dichiarata.
Cercare cosa ti appartiene. Qualcosa c’è quasi sempre. E se non c’è ci sarà per qualcun altro.
Devi farti una domanda, precisa. Cosa mi appartiene? Cosa mi coinvolge? Solo dopo sei apparentemente pronto e cominciano i problemi. Ma il dubbio iniziale devi risolverlo, per poi concentrarti su altri dubbi. E dare una risposta, e a volte non farlo.
Ma cercare una sorta di verità, la tua, quello si. O meglio la sincerità. Togliere, il più non serve.
“ F8 and be there “ o fuori fuoco? Non ha rilevanza, se non che è fondamentale la tua scelta.
Se scegli e ne sei consapevole, te ne assumi la responsabilità.
E allora non scappi perchè sai dove sei.
Portrait and a selfportrait. Myself. 2020,2021
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La vita,tutta ci "eccede"Anche la nostra,a noi stessi.Allora come creare la relazione?Innanzitutto senza barare con noi stessi(cosa rara!) e poi cercare nell'altro l'elemento che ci corrisponde o attira il nostro interesse
RispondiEliminaLa reciprocità deve essere autentica,senza veli o finzioni.Nello scambio, così, c'è arricchimento,osmosi e niente imitazioni o Rincorse.Ognuno un mistero a sé stesso....ma libertà chiama responsabilità....