Proiezioni.


 

 Il punto di vista nella vita riveste un aspetto determinante. E non puoi, alla fine, che avere il tuo. Inizi da ragazzo, in adolescenza, quando sai tutto. Credi di sapere tutto, o forse lo sai senza inquinamento. Poi la vita, il mondo, la morale cominciano a lavorare su di te. Gli impulsi esterni e come li elabori vanno a incrinare un fulcro etico che in vent'anni ti sei costruito e con cui ti corazzi. 

La corazza la smontano, più o meno sempre. Io dico per fortuna, perchè è una opportunità.

Hai due opportunità. Lasciarlo fare perchè non è faticoso, assorbi energie che ti arrivano e le lasci lavorare. Entrerai in una specie di confort zone dove il pensare comune diventerà il tuo, dove il tuo gruppo, il tuo "giro", sarà il tuo mondo. E uniformato alle regole del tuo mondo non avrai più bisogno di usare energie, lo troverai confortevole e giustificabile. E fermarti.

Oppure, dopo,  farti e continuare a fare domande. Porre in dubbio le certezze. E partire proprio da quelle, per metterle in discussione. E' una faticaccia, a volte non saprai nemmeno perchè tu lo stia facendo.

Ma prima o poi, credimi, ti sarà sempre chiaro. La fatica è che riconoscerai chi ti sta a fianco, che invece troverai di fronte. Ma anche chi ti sta "più in la", che invece ti darà la mano. E tutto succederà per le domande che ti farai, e soprattutto per le risposte che ti darai. 

Devi solo sfuggire all'inganno che poniamo in essere da soli, ovvero le domande che partono dalla retorica per portarti alle risposte che giustifichino quello che stai già facendo. 

Il meccanismo è diabolico, ma talmente diffuso da non esserlo più. Se lo fanno tutti, "tutti" diventa una massa critica. Diventa opinione, dalla quale discostarsi è complesso perchè prevede l'argomentazione. 

Ma se prosegui e non ti dai pace, ti formi il tuo punto di vista. Apparentemente perdendoti di vista, ma mettendo chi sei in qualsiasi occasione, con chiunque, e dico "apparentemente" perchè in verità sei a fuoco in ciò che fai e in come lo fai. 

Hai un'etica, hai dei criteri che determinano la tua libertà o come dico spesso, ti fanno tendere alla tua libertà.

Ma non necessariamente sottostanno alla morale pubblica, perlomeno per quanto riguarda l'aspetto del giudizio.

E qui si aggiunge un elemento in più. La tua proiezione. Jung lo definiva un processo inconscio, ma quando lo associ al tuo punto di vista, diventa conscio eccome.

Diventa responsabile, consapevole. 

Lorenzo, Squadra Mobile della Questura di Trieste. Un amico, grazie al quale sono entrato in contatto con il lavoro di tante donne e uomini della Polizia di Stato. Non ero solo in quell'occasione, ma questo è il mio punto di vista, e la mia proiezione. Tra l'altro uno dei miei primi ritratti posati, da quando avevo deciso che il rubato di una certa fotografia l'avrei evitato il più possibile. 

Tramite lui ho conosciuto un grande Questore, di cui parlerò in altro momento. Ad hoc. 

Tramite lui ho conosciuto Elena Pagani, Maestro d'Arte, disegnatrice anatomica e autrice di "Ladri di Facce". E' un ladro anche chi fotografa, mi sono chiesto? 

Dipende, e ladra non è neanche Elena. "RESTITUIAMO" un viso, una faccia, un volto. Chi fotografa puo' eccedere con le espressioni, le proiezioni ed i punti di vista, pure con le opinioni. Elena di certo no, interpreta attraverso colui che chiama T/V ( Testimone o Vittima) un ricordo, un dettaglio. Un particolare.

Ma di certo si parla di IDENTITA'.

E la nostra identità è tutto. E si manifesta sempre, se conosci il tuo punto di vista. 

Lorenzo si diceva. A modo mio. Come io ho sempre immaginato un poliziotto. Sguardo in camera, ambiente urbano. Distintivo, bianco e nero. La mia proiezione, il mio punto di vista. 

 

Sony A7 e 35mm.

 

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Commenti

  1. Nel mondo vige il "punto di vista dominante"cui la massa si adegua.Pensare al rispetto di diversi punti di vista equivale al rapporto di parità tra gli esseri pensanti ed agenti.Nontutti sono in grado di sostenere scelte personali perché ciò prevede conoscenza e consapevolezza.Tra l'altro è difficile che ci dimetta in crisi!Allora le convinzioni diventano ostacoli alla sviluppo di uomini liberi ed autonomi

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