Swallow anger, and convert it into opportunity

"Transizioni. Succede per vari motivi, scelte di vita, diritti acquisiti degli altri, diritti che neghi a te stesso. Ingoia la rabbia e trasformala in opportunità. Da tempo abito in una stanzetta di un bed and breakfast, dove devo stare qualche mese, e mio figlio Nico con me 12 giorni al mese. E quei 12 giorni voglio che siano meravigliosi per lui. E  inventi le storie, “la nostra casa è rotta, la stanno riparando”, “faremo un'altra casa amore mio, con la tua stanza”.

Il giardino sotto con il gatto, la magia di mangiare sul balcone, il letto da grande che può usare anche lui. Un armadio per lui, palloncini, colazioni e cene cucinate al microonde. Il caffè liofilizzato che diventa il migliore del mondo, i panni lavati nel bidet che sanno di buono. E Nico, con gli occhi che ringraziano mentre dicono “Papà, è bello essere al campeggio!”. Perché al cuore di un bambino non importa, è felice dove c'è la felicità.

L'infelicità è un'altra cosa, la disperazione non vive con noi. Ho la fortuna di potermelo permettere, ma penso a tutti quelli che sono nelle stesse condizioni se non peggio, e una luce in fondo al tunnel non la vedono. Il progetto è dedicato a loro, a chi è sofferente ma vuole vedere sorridere il proprio bambino."

Così scrivevo mesi fa, in un progetto su Private. Nico oggi continua a chiedermi "quando torniamo alla casa del giardino", "quando fa caldo ci andiamo?".Gli occhi di un bambino vedono quello che sentono, non le proiezioni ma l'immediatezza dei sentimenti. Il bello è dove di sta bene, non dove "piace". 

Il dramma del "piace" credo si formi negli adulti, dopo l'adolescenza in cui conta il qualcosa con cui incazzarsi. Poi smetti di farlo, non ti incazzi più. Dovresti invece. Ma con te, non con il primo che ti capita a tiro. Il "piace" ti mette al riparo dalle critiche, o ne limita sensibilmente il numero. La socialità che nella mandria ti elimina le domande scomode. "lo fanno tutti". 

Io invece ti raccomando di metterti nella posizione scomoda, come quando siedi storto alla scrivania e ti si intorpidiscono le gambe. Perchè quando ti alzi il passo che ti manca ti fa rendere conto che il passo è importante. Quando lavi le stoviglie nel bidet, e pure la biancheria, la lavatrice diventa l'amante dannata da quanto la brami. Ma se non ti sei perso d'animo, sei pronto quasi a tutto. 

Reimpari le priorità, le reimposti. Per non parlare della forza che ti può dare il badare a tuo figlio in 28 mq e vederlo pure tanto felice. Perchè credimi, alla sua felicità ti rendi conto con un calcio nel culo che ad essere infelice, senza la lavatrice, sei solo tu. Ti senti inadatto come padre, per la scelta che hai fatto. E tuo figlio, a modo suo, ti dice che è felice e se ne frega. 

Impara pure a fregartene delle storie che girano. Non girano storie, girano versioni. E ognuno la sa lunga su di te, ti conosce bene. E mediamente non sai nemmeno chi cazzo sia quando ti fanno il suo nome. 

Impara dalla tua vita e dal suono del tuo passo, che è solo il tuo. E' tutto ciò di cui hai bisogno. E insegna a tuo figlio che il passo sarà solo suo. La libertà di essere chi è nato per essere. 

Thanks to https://www.privatephotoreview.com/ 

a questa pagina il progetto come pubblicato

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