La dinamica del "no".



Sono un uomo, semplice. Complesso e macchinoso spesso. Ma semplice come un uomo sa essere. Ragiono spesso a macrocategorie, lasciando le sfumature alle ambiguità.

Esistono le macrocategorie. E ti tocca pure andarle a creare per fartene una ragione. 

Uomini e donne. Giovani ed anziani. Autisti e motocicilisti. Iphonisti e Androidisti. Piciisti e Macisti. Operai e colletti bianchi ( questa fa molto lotta di classe). Destrorsi e sinistrorsi. Scapoli e ammogliati. Vintage e contemporaneo. Bianco e nero o colore. Macro e micro. Usa e getta o ricaricabile. 

I si e i no. 

Piccolo preambolo. Se scrivo, scrivo di me, è ovvio. Ma ho iniziato questo blog per lasciare una traccia a Nico. Una traccia della mia vita, delle mie riflessioni, delle mie incongruenze pure.

Quindi cercherò di non inerpicarmi in incomprensibili ragionamenti. E la asciugo già dall'inizio. 

I si e i no sono solo una scelta. Sul lavoro, nel personale. Riguardano la vita. I si e i no la determinano. Sono le tue scelte, che scontenteranno e accontenteranno. Faranno ridere e faranno piangere. Perchè ho imparato, tanto tempo fa, che le nostre scelte non andranno bene a chiunque. Anzi, spesso più sei sulla tua di strada e meno piacerai. Potrebbe addirittura esserne una cartina al tornasole. Se stai sulle palle per le tue scelte allora sei sulla strada buona. Ma se le tue scelte servono a stare sulle palle allora la strada è distorta.

Ho passato una parte della vita a dire spesso di si. Per inadeguatezza, tentativo di compiacimento, a volte pure di buon nome. Credevo fosse un bene, fino ad accorgermi che non riuscivo nemmeno a rispettare tutti i si detti.  

Poi ho iniziato a dire sempre di no. Il contraltare. Negare tutto, un pò rock come concetto. E pure un pò punk. Il no come rivoluzione, una sorta di menefreghismo rabbioso e pure snob. 

Un giorno in un bagno di Grado, vedo appesa sulla porta una tabella. " L'inizio del fallimento è la pretesa di piacere a tutti". Esco dal bagno e compro la tabella. Dopo un anno quella scritta me la tatuo sul cuore. 2015 circa, un tatuaggio del non ritorno. 

Piacere a tutti è un bluff.

Piacere a nessuno pure.

E non puoi scegliere chi ti piace e a chi piacere. Capita.

Cado ancora a volte in questo tranello. Ma lo so, per fortuna o per le scelte fatte lo riconosco. Altri no, non lo vedono nemmeno e continuano. A raccontarsi palle. A girarci attorno. 

Alcune palle me le racconto ancora pure io. Ma so che sono palle.

Allora impari a misurare i si e i no. Chi si becca i no non è contento, tenta di convincerti che sbagli. Chi si becca i si si rilassa e spesso non sa che pure un si porta con se delle responsabilità.

Un no può raramente diventare un si e un si può spesso diventare un no. Sembra complesso ma non lo è per nulla, sono le incongruenze della vita. La differenza fondamentale sta nel conoscerne la motivazione. Dei si e soprattutto dei no. Si può dire un no perché vuoi cambiare,svoltare, perché ci stai stretto in una situazione. Si può dire un si per gli stessi motivi. 

Ma poi ti rendi conto di una cosa. Che i si ed i no sono solo la conseguenza dell’idea di vita che hai. Del tuo personale progetto. Ogni si e no portano ad altri si e no. Strade che si intersecano e dividono, persone e vite che entrano ed altre che escono. Ma se hai chiara la tua idea di vita sono necessarie le strade da percorrere come quelle da abbandonare. Poi scopri un’altra cosa. Che la tua strada è una sola. Che se vuoi tutto devi essere disposto a perdere tutto. Che è meglio volere molto per averlo, che il tutto è troppo. Che un colpo al cerchio e uno alla botte non funziona perché puoi dare un colpo solo a volte. Che la botte piena e la moglie ubriaca sono un utopia. Che lo Swatch segna la stessa ora di un Rolex, e a volte pure meglio. Che in macchina sei comodo ma in moto sei più tu. Che la sigaretta elettronica fa meno male ma la sigaretta a te piace. Che a volte ciò che piace in verità fa male. Scopri che di cento fotografie fatte ne sceglierai una sola. Che non piacerà a tutti. E scopri che te ne freghi. 


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Commenti

  1. A chiosa di tutto.
    Mi piaci tu.
    Così come sei.
    Risolutezza e fragilità.
    Attesa e impazienza.
    No che rincorrono i si.
    E sì che attendono certi no.
    Sei tu. Irrequietezze e mani grandi.
    Essere ed esserci.
    Moto e sigarette
    Scegliendo sempre.
    Dentro una foto un sorriso o quattro righe scritte ( vabbè forse un po' di più...che lo so che scrivere ti piace...)
    E io ...ti ho scelto
    ( e stavolta non sono ammessi no...)

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