who the fuck you are.

Quante cose non ci vanno? 

La pioggia se sei in ritardo con tuo figlio da portare a scuola per esempio. Il traffico che ne consegue. Cercare la macchina parcheggiata ma non ricordi dove. I semafori sempre rossi. L'accendino che non hai. Le monetine perse tra i sedili della macchina cosi in ufficio ti mancano sempre 5 centesimi e il caffè resta un miraggio. Le telefonate con numero sconosciuto. Amazon che ti notifica la consegna di un pacco ma non sai consegnato dove. Il condizionatore con il telecomando senza pile. I foglietti delle raccomandate da ritirare ( ma dico io, nel 2022 sticazzo di foglietti). La roba lasciata in lavatrice, umida e da lavare di nuovo. Un cd di quando eri giovane ma non sai nemmeno più dove ascoltarlo. Una foto che sai di aver salvato ma non ricordi dove e con che nome. Il porta documenti lasciato a casa nell'altra giacca. Il pensiero delle telefonate che riceverai, e non per un saluto. Una lingua infilata non più da te, ma altrove. Ma tu resti sereno, tanto prima o poi ritorna. Il pelo che ti pettina lo stomaco, e ne faresti volentieri a meno. 

Poi pensi ad un messaggio, un "buongiorno come stai". Di qualcuno, quei pochi qualcuno, a cui interessa per davvero. Poi la macchia gialla sfocata dietro di te, a cui auguri di essere migliore di te mentre si fa la sua strada, e la sua vita. Gli zaini li ho presi io, lui avrà solo il suo riempito di cose sue. Hai un padre un po' coglione, che ti ama. 

poi.

Sorridi, te ne freghi un pò, e immortali. 

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