quando scatti sei solo - (Parte 2)


 

Sei solo dicevamo. In certi momenti, il tuo ruolo è quello. Di decidere. 

E come si decide? In base alle energie che hai, anzitutto. Se ne hai poca, puoi fare pochi passi ma definiti e decisi. Decisivi. Come avere l'ultima foto del rullino, la batteria della fotocamera finita. O per fare un paragone cinematografico, tre cowboys davanti e un solo colpo.  Quindi mette in quel colpo, in quello shot, tutta l'esperienza, la storia, l'improvvisazione, il talento, la voglia, pure la rabbia, che hai. Ci metti ciò che hai letto, visto, studiato, immaginato, sentito. Ci metti la testa e la pancia. Non puoi permetterti passi a vuoto, non puoi permetterti tempi morti. Puoi sbagliare, quello si. Ma non puoi non provarci.

Il fine spesso non giustifica i mezzi. A volte i mezzi condizionano il fine. A volte, semplicemente, fai quello che puoi con quello che hai. Ma sempre tutto ci devi mettere. 

Hai un solo colpo? In certi film sparano sul tetto del fienile e il fieno ricopre i cowboys, giusto il tempo di prenderli alla sprovvista. Oppure un colpo alla polveriera e creare un'esplosione. 

Oppure fuoco sugli occhi a luce naturale. Ma tutto è stato fatto prima. 

Nella foto sopra un pomeriggio di lavoro con Nico, che ha prodotto il suo primo lavoro con l'asilo. Ogni bambino ha scattato una foto al suo migliore amico, in Fuji Sq20 10x10. Tutte stampate per loro, ognuno a casa con la propria foto. E mi piace pensare che, visti i tempi in cui le immagini restano spesso cloud, sia la loro prima foto stampata a 4/5 anni. 

E poi a casa, io e Nico, ristampate tutte e incollate su un cartoncino nero che adesso è appeso nella loro classe.

Alla fine, stanchi, questa foto sopra. Un po' di stupore, un po' di ingenuità per non sapere di aver fatto una gran bella cosa. 

Adesso direttamente a Nico.

 Non sai cosa hai fatto, non ne hai ancora la consapevolezza. Ma ti resta dentro, quello lo so per certo. E se non te ne ricorderai ci penso io con le mie foto a ricordartelo. 

Lo sai cosa hai deciso? La foto a Francesco, il tuo amico, l'hai fatta come volevi tu. Io posso aver accompagnato, agevolato le tue mani sulla Fuji troppo grossa per te. Ma poi, il click. Solo tuo. 

E ogni bambino della classe lo stesso. Ognuno il suo. 

La posizione sul cartoncino nero, hai deciso tu. Io stampavo, tu appiccicavi la gomma pane sul retro, e appiccicavi come volevi. 

Quindi, il progetto è tuo. La decisione tua. 

La responsabilità tua. 

E senza saperlo, con leggerezza,  te la sei presa.

Quando hai scattato, pur se con me a fianco, dopo averti messo la manina sullo scatto, il click è stato tuo. 

Solo tuo.

Tutte la altre decisioni, più complesse e pure complicate, saranno cosi. Qualcuno, tanti o pochi, ti daranno informazioni, dati, statistiche, esempi, pure bastoni tra le ruotee sulla schiena. Ma la decisione sarà tua.  A volte pure la responsabilità su quei tanti o pochi.

E saprai di essere nel posto giusto, al momento forse sbagliato ma stranamente l'unico che hai. 

Prima o poi ti parlerò pure del talento, presto come Parte 3. 

Il click è stato tuo. 

Quello sopra, mio. 

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Commenti

  1. È accaduta una meraviglia.Ancora non lo sa Nico,non importa.Importa che sia accaduta.Felice per lui,per voi!

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