Nuove velocità.



Esistono le crisi ed esistono sempre le risposte.

Non ho mai creduto che il fallimento fosse una maledizione. E se ci si pensa bene, è sempre evitabile. Gli errori vanno riflettuti, le modalità riviste. L'inghippo è l'animo umano, che porta tutti noi in maniera meccanica a ritornare, automaticamente, a degli schemi di comportamento. 

Quelli non credo si riesca a manometterli, se non in un modo. Riconoscendoli. E quando ne riconosci uno hai solo una opportunità, ovvero non fare nulla in quel preciso momento. Se tu facessi una qualsiasi cosa, sarebbe la stessa azione di sempre, una sua modulazione oppure l'esatto contrario. Ma non avrebbe la matrice di riflessione che invece deve essere alla radice del cambiamento. 

Le nostre vite stanno cambiando, inevitabilmente. Dall'emergenza clima, che porta ad una necessità di radicale rinnovo di nutrimento energetico. Ci preoccupavamo dei pinguini, con 24 gradi in casa. Oggi ci preoccupiamo degli x-euro di bollette insostenibili. Dalle aziende, non capaci di produrre se non con aumenti di prezzo, che ricadono sugli stessi consumatori che si vedono strozzare il potere di acquisto. Consegue una fisiologica riduzione della produzione, con collaboratori già scontenti per le bollette di casa che si vedono in cassa integrazione con lo stipendio ridotto. Prezzi al dettaglio con rincari quotidiani, con fissaggio del prezzo al momento di pagare il conto.

Ho fatto un giro su un sito nazionale di automobili, così per gioco. Cercavo il simulatore, per allestire la macchina. Cercavo i prezzi. E non li trovavo da nessuna parte. Pacchetto " cool" a 275,00 euro al mese. Vai a vedere il pacchetto "cool", pure il navigatore con interfaccia smartphone che non mi interessa perchè uso direttamente lo smartphone. Ma il "flag" di approvazione non c'è, quindi se vuoi i cerchi da 18 ti prendi pure il navigatore integrato. 

Si, ma il prezzo? 275,00 euro al mese. Ma il totale? 35.000,00 euro, scritto dopo, a parte, nemmeno troppo in grande. Preferibilmente, 275 euro al mese.

Ristrutturi casa. Oggi se ti va male paghi la metà, se ti va bene poco o addirittura nulla. chiedi un preventivo, l'impresa o il progettista ti preparano un quadro economico con macro voci, quello che ti costava 100 ora costa 50 o 10 o niente. Poi si generano crediti di imposta, che l'impresa vende a un qualcuno che mediamente sono istituti di credito o colossi dell'energia che generano utile scontando le tasse sugli utili stessi. Quindi il denaro non c'è, si crea. Le stesse imprese energetiche stanno aumentano utili dal rincaro energia ( caro bollette), complicato l'approvigionamento dal conflitto russo-ucraino in corso e dall'incertezza del mercato. Evidente a loro pregio che il rinnovamento di fonti energetiche non può che passare attraverso le multiutility e le loro reti infrastrutturali già esistenti. 

Crisi? No, non è una crisi. Non c'è crisi quando c'è fatturato in aumento. L'occupazione come sta messa? Malino, ma c'è necessità di rinnovo. Morti o metastatici alcuni mestieri se ne creano altri fino a ieri sconosciuti. "Gestore di crediti di imposta". E' un mestiere, che io ed altri ci stiamo inventando tra le maglie di norme ed interpretazioni in itinere. 

Quindi, crisi? In parte. La crisi sta nella velocità di cambiamento, nella necessità di rinnovo immediato delle nostre imprese. E prima ancora, cosa ben più fastidiosa per il nostro confort molto italico, di mentalità e di abitudini. Chiunque affermi che si puo' anche tornare indietro e vivere di sussistenza lo fa solo per paura e per incapacità di evoluzione. Non significa che il nuovo sia il Bene, ma la necessità di rinnovo del mercato è insita nell'evoluzione della specie. E una svolta in ottica finalmente e disgraziatamente ( per i motivi da cui deriva l'accelerazione) veloce dell'evoluzione delle fonti energetiche non puo' che essere accolta e non invisa. 

Torniamo alla sussistenza? Vi voglio vedere e già sorrido. Basta guardare un film degli anni 50, la stufa a legna e i mutandoni di lana. Raccontate ai vostri figli che internet non serve e si può vivere di cacciagione, e li condannate al Medioevo. E vi beccate pure una risata.

Siamo abituati che ogni qualvolta un chicchessia non comprenda il meccanismo, parla di "morte di..". 

La fotografia. Si legge ovunque sia finita. Non si sa in base a cosa derivi questa affermazione, dal momento che ogni giorno si producono milioni di fotografie diffuse dai miei tanto invisi "social". Dal punto di vista filosofico continuo a detestarli, ma sarebbe come detestare un pc da parte di un ragioniere ottantenne. Ergo me li tengo, e provo a comprenderli. Si puo' fare business? Certo, e probabilmente esistono i professionisti del business.  

Il punto resta uno solo. Dove vogliamo collocarci. Noi, ognuno di noi. La nostra messa a fuoco in un mondo che sale e scende alla velocità della luce. Ma dobbiamo trovare la nostra inquadratura, il mondo è più veloce e noi dobbiamo diventarlo. 

Tanto scendere non puoi, tanto vale provarci. 

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