anatemi.parte 3.

Riparto necessariamente dal non dimenticare. ricordare di non dimenricare. tendiamo a dimenticare i dolori, le disavventure, le mancanze , più nostre che altui. invece è opportuno ricordare, per se stessi, guardarsi in faccia e lasciarsi essere .

Lasciarsi diventare. Cosa? Non lo so ancora.ma come dico spesso RESISTERE NON SERVE A NIENTE.

resistere a se stessi è proprio stupido. oltre che inutile. Lasciarti diventare è lunica soluzione possibile. e che si riallinei il mondo, che non vorrà farlo e tenterà di tirarti indietro. La fatica oggi è proprio questa, resistere alle forze contrarie. Prima spingevo per trainare in avanti, oggi freno per non farmi tirare indietro. 

Non ti senti nel pieno delle forze? eh cazzo ti davano per morto un mese fa. non posso far finta di nulla. Ma ancora non ho elaborato il lutto, il mio peraltro anche se mancato. Cosa comporta? Non lo so, ma di certo non voglio mancare l'occasione per rivalutare quanto mi resta. 

Intanto procedo a semplificare gli elementi che compongono la mia vita, devo iniziare a scegliere uno di tutto, come mi sono detto mille volte e non ho ancora fatto mai. Irrequietezza e procrastinazione hanno sempre prevalso. 

RIMANDARE, come RESISTERE, non serve a niente.

cambiare le prospettive, dice il mio amico analista, in verità puoi cambiarle sempre. vedere le questioni da diversi punti di osservazione, ma chissà perchè invece tendiamo a difendere posizioni. La difesa affatica molto, più del naturale divenire a volte. 

Mi sono lanciato addosso la necessità di cambiare, ora non ho scelta. o meglio, scelta c'è sempre ma non la voglio. 

Va presa non come una sfida, ma come una cosa buffa. Lasciarsi essere e vedere l'effetto che fa. Puoi pure sorridere, o ridere. per le facce degli altri che vedrai, delle parole che sentirai, dei consigli che non chiederai. Puoi solo ascoltare le tue singole necessità, e provare e darci una voce, un gesto. Ricordo a me stesso che serve sentire il rumore del proprio passo, sennò non stai camminando per niente. 

in qualche modo ho vissuto una porta scorrevole, e sono qui come alternetiva al prima o a cosa poteva succedere.

Quindi una festa in alternativa a un funerale. Ma una festa prevede il festeggiato, e mi aurocelebro, ma anche gli invitati. ma questa è una festa nuova, e credo preveda invitati in parte nuovi. 

to be continued....

Traccia i limiti. Fissa i confini. E riscriviti. 

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